Come scegliere la tavola da Hydrofoil

Negli ultimi anni le tavole da kitesurf dotate di hydrofoil sono state protagoniste di una diffusione incredibile che ha portato migliaia di kiter a planare a pelo d'acqua. Il bello dell'hydrofoil è si tratta di uno sport molto tecnico, ma allo stesso tempo facile da imparare, con un alto tasso di adrenalina ma soprattutto consente di navigare con appena 5-6 nodi di vento aumentando esponenzialmente il numero delle uscite stagionali. Si può praticare con tutte le condizioni, in acqua piatta come sulle onde e regala emozioni a non finire.

Oggi imparare il kitefoil è davvero alla portata di tutti. Con l'obiettivo di ridurre i tempi di apprendimento e fare pratica in sicurezza, tutti i maggiori brand, da Duotone a RRD, da Naish a Cabrinha e Moses hanno sviluppato attrezzature che consentono di imparare in via progressiva utilizzando piantoni di tre misure diverse: si comincia con il piantone di 40-60 centimetri che permette di prendere confidenza in modo sicuro con il "volo" per via via aumentare la lunghezza fino a oltre i 90 centimetri per coloro che vogliono cimentarsi anche nelle gare. Anche i materiali come l'alluminio che ha affiancato il carbonio hanno contribuito ad abbassare notevolmente i prezzi di queste attrezzature. 

Vediamo allora come scegliere la tavola e le appendici giuste per volare sull'acqua trainati dalla vostra ala. 

Tavole da Hydrofoil: con poco volume e convertibili

Le tavole da kitesuirf con Hydrofoil sono ormai tutte molto simili. La filosofia che va per la maggiore sono tavole con poco volume e dalle misure non troppo grandi. Le tavole più sottili risultano leggere e poco ingombranti, molto maneggevoli e inoltre sono realizzate nello stesso materiale delle tradizionali tavole Twin Tip, quindi sono anche molto resistenti. Tali tavole con poco volume sono anche ideali per viaggiare e data la loro resistenza non si corre il rischio di danneggiarle durante il trasporto.

Da qualche tempo hanno cominciato a diffondersi anche tavole da kitesurf con hydrofoil convertibili, tipo surfini e skimboard da utilizzare anche senza appendici. Questo perché è molto più comodo portarsi in spiaggia un tradizionale surfino o uno skimboard con pinnette e  decidere se montarci o meno gli hydrofoil oppure godersele senza  appendici. 

Appendici da hydrofoil: un concentrato di tecnologia

Per quanto riguarda invece le appendici vere e proprie, questi sono i componenti principali da aquistare:

Piantone

Per quanto riguarda il piantone ormai la maggior parte dei brand produce sistemi progressivi con piantoni che partono da 40-60 cm per coloro che vogliono imparare e arrivano fino a oltre 90 cm per i più esperti. Poi ci sono anche brand specializzati in Hydrofoil dedicati al Race che hanno piantoni che superano i 100 cm.

Fusoliera

Accanto alle tradizionali fusoliere in carbonio molti brand propongono anche questo componente in alluminio, il che contiene i costi dell'attrezzatura con variazioni minime delle prestazioni.

Aletta anteriore/Aletta posteriore

Le ali sono le componenti principali che generano la portanza e che influenzano la velocità e la stabilità delle appendici. Ali dalla bassa Aspect Ratio sono più stabili quindi ideali per chi vuole imparare, inoltre sostengono il lift anche a basse velocità. Al contrario alette con un Aspect Ratio più alta sono ideali per i racer in quanto agevolano l'alta velocità e sostengono il lift in queste condizioni.

Connessione

I sistemi di connessione dell'Hydrofoil alla tavola si dividono in Box e Plate. I Box sono derivati dalle tavole da windsurf in particolare dalla scassa della pinna e vanno dal più tradizionale Tuttle Box al KF Box al innovativo Pro Box. Il sistema Plate è invece un sistema evoluto nato appositamente con l'Hydrofoil e consiste in una piccola piattaforma che attraverso quattro viti si connette alla tavola scaricando in modo più efficiente i carichi e le sollecitazioni delle appendici sulla tavola.