Lo snowboard hard non è per deboli di cuore

Oltre allo spirito e alla tecnica diversa rispetto allo snowboard tradizionale, la disciplina dello snowboard hard impone un’attrezzatura specifica. Vediamo allora quali tavole, attacchi e scarponi scegliere e qualche consiglio per utilizzarli al meglio.

Se vi piace l’adrenalina, la velocità mista a scenari estremi, impervi e pieni di ostacoli, allora la disciplina invernale che fa per voi è lo snowboard alpino, anzi lo “snowboard hard", come lo chiamano gli anglosassoni, uno sport che si distingue nettamente dal mondo ovattato di chi scia in pista e aspetta in fila allo skilift. Le differenze maggiori di chi pratica questa disciplina sono nell’approccio ovviamente, animato da un profondo spirito di libertà, ma anche nel modo di affrontare i pendi innevati e soprattutto per l'attrezzatura utilizzata: tutti componenti che devono adattarsi all'impostazione racing e "speed addicted" importate dallo sci e adattate allo snowboard, con gare tra i pali acrobatiche e spettacolari.

In generale l'attrezzatura hard è concepita per consentire ai riders di condurre la propria tavola a velocità molto elevate su nevi fresate e piste tracciate, con angoli d'inclinazione sempre più estremi. Per tale ragione tavole, attacchi e scarponi hard vengono realizzati con materiali molto più solidi e reattivi rispetto ai classici set up soft, solo così infatti si ottiene la massima precisione di riding in situazioni al limite. Ecco allora una guida su come scegliere il set up snowboard hard più adatto alle vostre esigenze.

Tavole lunghe, con lamine ampie e flex rigido

Partiamo dalla tavola che deve presentare uno shape direzionale, con punta arrotondata o a cuspide e coda tagliata. La lamina è molto ampia in modo da garantire sempre un'ottima tenuta in tutte le condizioni, mentre il flex è molto rigido e reattivo, per offrire una risposta immediata alle sollecitazioni del rider, un sostegno perfetto durante il carving dinamico e un cambio lamina estremamente rapido. Infine le basi (dette anche “solette”) devono risultare molto scorrevoli, per garantire il massimo della velocità su qualsiasi tipo di neve.

In generale non tutti i modelli di tavole da snowboard hard sono uguali, ma le loro caratteristiche principali sono direttamente correlate all'utilizzo che se ne vuole fare. Per quanto riguarda la misura corretta, si tenga presente che una tavola hard deve essere mediamente più lunga di 6-10 centimetri rispetto ai tradizionali modelli soft dello stesso rider.

Ogni disciplina ha il suo modello di tavola

Vediamo insieme le tre tipologie principali di tavole hard in base all'utilizzo consigliato:

• Freecarving. Sono tavole che adottano dei raggi di sciancratura intermedi che permettono di tracciare indifferentemente sia curve di ampio raggio che curve più strette. Presentano un flex non particolarmente radicale che assicura un sostegno e una risposta sempre equilibrata, per avere un controllo puntuale in tutte le condizioni e i terreni più diversi. Gli angoli di regolazione degli attacchi variano solitamente dai 45 ai 52 gradi.

• Extreme Carving. In questo caso abbiamo tavole molto più tecniche, con un raggio di sciancratura che permette di chiudere sia curve di ampio raggio che concatenate più strette. Per quanto riguarda il flex, questo è molto reattivo per avere una risposta estremamente precisa a ogni sollecitazione e soprattutto un controllo preciso su ogni tipo di neve. Le basi sono veloci e l’impostazione degli attacchi è più racing, con angoli che variano in genere dai 48 ai 56 gradi.

• Racing. Le tavole racing adottano un flex reattivo ed esasperato che assicura una risposta immediata a ogni sollecitazione e garantisce carvate molto precise anche su piste tracciate. Per quanto riguarda la lunghezza della tavola ed il raggio di sciancratura, questi elementi sono variabili secondo il tipo di specialità. Per lo snowboard da slalom sono corte e hanno una sciancratura maggiore che ne aumenta la maneggevolezza nelle curve concatenate di raggio stretto, mentre nello snowboard da gigante presentano una sciancratura meno accentuata che permette loro di dare il massimo nelle curve condotte di più ampio raggio. Le solette utilizzate sono le più veloci presenti sul mercato e gli angoli di regolazione degli attacchi variano di solito dai 52 ai 60 gradi.

Attacchi: puntare alla qualità

Passiamo ora agli attacchi. Questi devono avere una struttura molto robusta per garantire la massima resistenza alle sollecitazioni e una rapida trasmissione di energia dallo scarpone alla tavola. Vengono realizzati in leghe metalliche o compositi plastici estremamente resistenti. I modelli più tecnici e costosi sono equipaggiati con sistemi antivibrazione che, posti a diretto contatto con la tavola, assorbono le sconnessioni del terreno e offrono un riding più fluido e preciso.

Anche per quanto riguarda la calzata, gli attacchi hard sono diversi. Per chi vuole una calzata tradizionale ci sono modelli provvisti di un archetto posteriore che contiene il tallone e un puntale che chiude la punta, impedendo così allo scarpone di muoversi durante la fase dinamica. Con questa configurazione risultano molto affidabili in ogni condizione e garantiscono la massima tenuta. Per coloro invece che preferiscono una calzata step in, oltre all’archetto anteriore che contiene la punta dello scarpone, sono dotati di un sistema a pressione posto nella parte posteriore che assicura una chiusura più rapida e meno faticosa. Per utilizzarli è necessario acquistare anche il relativo adattatore per attacchi, conosciuto anche come “sottotacco”.

Scarponi hard: freecarving o racing?

Veniamo ora agli scarponi da snowboard hard. I modelli proposti dal mercato in genere presentano strutture e tecnologie molto simili a quelli degli scarponi da sci. In particolare, lo scafo esterno è realizzato in compositi plastici robusti e flessibili, la scarpetta interna è termoformabile e presentano un sistema di allacciatura automatico in più punti. Due sono le tipologie principali di scarpone hard:

• Freecarving. Si tratta di scarponi dotati di scafo con flex intermedio e scarpetta interna comoda e imbottita. La loro struttura non è esasperata ma assicura comunque una risposta puntuale e bilanciata sui terreni più diversi. Il livello di comfort di conseguenza è molto buono. Si adattano anche ai principianti.

• Racing. Qui abbiamo invece scarponi dotati di scafo con flex rigido e scarpetta interna termoformabile con spessore minimo, per assicurare una rapida trasmissione di energia alla tavola e una risposta immediata alle sollecitazioni, ideale nelle carvate e nei cambi di lamina sempre al limite. Sono ideali per snowboarder esperti.

Se lo snowboard hard vi incuriosisce e volete provarlo, date un'occhiata alla sezione relativa dell'e-shop di KauKau e scegliete quello che fa per voi: Sezione Snowboard