Vita da kiter: chiudere i tricks con i boots è un'altra storia

Sempre più riders scelgono di utilizzare i boots durante le loro session. Non sono solo atleti e amanti del Freestyle, ma anche semplici appassionati che cominciano a sganciarsi e vogliono sentirsi molto più connessi con la tavola. Ecco qualche consiglio per utilizzarli al meglio. 

Il vento che soffia deciso, il kite lasciato a bordo finestra e il rider seduto sul bagnasciuga che armeggia con la tavola. Ma cosa sta facendo? Semplice, si sta allacciando i boots prima di una session esplosiva. È una scena classica sui kite spots di tutto il mondo dove sempre più appassionati di tavole e aquiloni scelgono di fare riding mettendo da parte i tradizionali footstraps e indossare gli stivali, anzi i boots per alzare il livello, dedicarsi al freestyle e volare in cielo chiudendo tricks mozzafiato. Sono il popolo dei boots, quelli con i piedi ben fissati sulla tavola, tanto coraggio e un repertorio di manovre con cui stupire tutti.

Poi c'è qualcuno però che li usa a sproposito, più per seguire la tendenza che per una reale esigenza tecnica. Merito forse del marketing legato ai boots negli ultimi anni, delle copertine delle riviste specializzate e dei video su YouTube. O forse per un fondo di narcisismo e personalità in controtendenza: tutti usano le straps, io uso i boots. Ma come è realmente fare kite con queste attrezzature? Chi può indossare i boots e quali sono i loro vantaggi? Lo proviamo a spiegare in questa guida

Presi in prestito dal wake, hanno rivoluzionato anche il kite

I boots che si utilizzano nel kiteboarding derivano in realtà dal wakeboard dove da sempre rappresentano lo standard. I primi kiteboarder a uscire con i boots facevano wake e si allenavano nei park artificiali. Poi qualcuno di loro che frequentava il mondo delle competizioni freestyle cominciò a portarli anche durante le gare. La filosofia stessa delle competizioni di kiteboarding Freestyle volta a privilegiare tricks sempre più potenti e spettacolari, in qualche modo contribuì alla loro diffusione tra gli atleti. Effettivamente i rider con i boots ai piedi erano in grado di chiudere manovre molto più difficili, ma soprattutto ne eseguivano molte di più durante una heat perché non perdevano tempo a recuperare la tavola dopo uno schianto o a fare il bodydrag, il che dava loro un enorme vantaggio rispetto a chi ancora utilizzava le straps.

Da quel momento in poi gli stessi brand dell'industria del kitesurf intuirono il potenziale tecnico di queste attrezzature e cominciarono a sfornare ciascuno il proprio modello di boots. Questi stivaletti così, da pure velleità da atleti outsiders diventarono presto accessori di serie per i kiters di tutto il mondo. Prima di fare il grande passo, un appassionato si ritrova a chiedersi: mi piacerebbe provarli, ma fanno realmente per me? Vediamone concretamente vantaggi e svantaggi.

Che feeling: un tutt'uno con la tavola!

Con i boots aumenta senza dubbio il feeling con la tavola in quanto i piedi diventano un tutt'uno con questa che si sente stabilmente fissa al proprio corpo e non si ha paura di perderla. Permettono di eseguire pop molto più potenti e decisi, chiudere triks aerei più complessi, inoltre rendono gli atterraggi sono molto più fluidi e facili, soprattutto a velocità più elevate. Come contro hanno che sono inevitabilmente più pesanti, quindi richiedono ali più grandi indipendentemente dal peso del rider, le tavole stesse devono essere predisposte e più robuste, inoltre negli schianti veramente duri, soprattutto quando si cade con il nose della tavola che s'ingavona, possono procurare dolori e lesioni. Senza contare che i boots costano oggettivamente più dei footstraps.

In generale sono due i tipi di riders che utilizzano i boots durante le loro normali uscite. La grande maggioranza sono atleti e appassionati di Freestyle puro. Per loro non c'è alternativa: se vogliono ottenere grandi prestazioni in acqua devono passare per i boots. L'altra categoria sono gli amanti del Freeride che però hanno un livello avanzato e cominciano ad avere un repertorio di tricks Freestyle da sganciati, anche basico. Per questi ultimi indossare i boots aumenta la sicurezza in acqua, il controllo delle manovre e la consapevolezza di fare parte di una tribù di riders più radicali.

Liberi di provarli al meglio e senza paura

Con un po' di curiosità e senza troppa riverenza verso queste attrezzature specifiche si può sempre provare, magari facendoseli prestare da un amico. L'importante è essere già dei riders con una tecnica di navigazione solida, nessun problema di andatura, saper saltare e atterrare bene e avere un controllo perfetto del kite in tutte le situazioni. Gli stessi ragazzi e addirittura i bambini, se hanno questi requisiti possono utilizzare tranquillamente i boots.

La prima differenza naturalmente rispetto ai footstrap è che questi ultimi sono facilissimi da indossare e da togliere. Con i boots la procedura è un po' più lunga, vanno calzati e poi allacciati con cura prima di entrare in acqua, quasi sempre con il kite in volo alle ore 12 oppure se c'è spazio a bordo finestra. Se c'è molto vento o avete problemi di settaggio delle cinghie, chiedete pure una mano a un amico. La raccomandazione è di allacciarli giusti, né troppo stretti perché vi darebbero dolori e problemi di circolazione del sangue, né troppo lenti altrimenti il piede può sfilarsi durante una caduta e lì sarebbero problemi seri. Stessa cosa avviene al contrario a fine session quando si perde un po' di tempo per slacciarli. Una volta entrati in acqua e presa confidenza con le nuove sensazioni di riding, potete lanciarvi in qualche trick semplice, come per esempio il Railey, magari con delle varianti, come il Railey to Blind. Vi stupirà il fatto che i boots vi perdoneranno molti errori di esecuzione e vi faranno sentire sempre sicuri. Il consiglio è di provarli la prima volta in condizioni di vento costante e acqua possibilmente piatta.

Si può sempre tornare ai footstraps

Un consiglio per tutti i principianti dei boots è quello di sentirsi liberi di tornare ai footstraps ogni volta che si vuole, magari per eseguire un nuovo trick da fare in modo sicuro e leggero oppure in modo più tecnico e preciso visto che le straps richiedono molto più controllo della tecnica.

Al momento dell'acquisto si può decidere di prendere dei boots concepiti per il wakeboard dove ci sono tanti brand e prodotti di varie fasce di prezzo, design e dimensioni, oppure rivolgersi a uno dei tanti marchi di kite che hanno in catalogo anche i boots. In questo caso i prodotti sono espressamente pensati per resistere al meglio anche in acqua salata, hanno supporti speciali per i talloni e e sono in genere più leggeri.

Chiarite le differenze tra boots e footstraps da klitesurf, non vi rimane che dare un'occhiata alla sezione relativa dell'e-shop di KauKau e scegliere l'accessorio giusto per voi: Accessori Kitesurf