Come scegliere la vela nel wing foil

Siamo solo all’inizio nel mercato dell’attrezzatura del wing foil, in particolare per quanto riguarda la vela, vero marchio distintivo di questo bellissimo sport d’acqua. Nonostante la sua giovane età però il mercato si è già sbizzarrito per darci diverse soluzioni, molte delle quali valide anche se da adattare alle esigenze specifiche di ognuno di noi.

Sappiate che i dubbi su dimensioni dell’ala, così come la scelta tra boma o maniglie, o i dubbi su pump and pull, sono estremamente comuni!

Vediamo se riusciamo a chiarirvi le idee in merito per permettervi di fare un acquisto oculato fin dall’inizio della vostra esperienza da wingfoiler.

Fattori da considerare nella scelta della vela da wing foil

State per acquistare?

Fermi tutti!

Prima bisogna porsi alcune domande: che tipo di sportivi siete? A che livello volete arrivare? Quanto conoscete le vele - ad esempio, le conoscete già abbastanza se avete dimestichezza con il windsurf - e quanto ne avete timore?

Con il pumping come siamo messi?

Vediamo quali sono i fattori principali da tenere in considerazione quando si seleziona quantomeno il modello di vela da wing foil che si va a scegliere.

1) Misure della vela

Ci sono ali di tutte le dimensioni comprese tra i 2 metri e mezzo e i 7 metri. Di norma al principiante si consiglia di iniziare con una 5 metri - se sotto i 70 kg di peso corporeo - e di 6 metri per tutti gli altri. 

Una vela grande è ottima per il wingboarding, anche se potrebbe non essere abbastanza maneggevole quando vuoi fare salti o qualcosa di più spinto. Tra i consigli dei maestri c’è sempre quello di iniziare con una dimensione media, per poi adeguarla a quello che è il proprio obiettivo di wing foiling.

2) Vela per pump o pull?

Poi, bisogna valutare le dimensioni dell’hydrofoil e la vostra abilità nell’usarlo. Ricordate il principio del pull and pump? Se è il foil a “pompare”, c’è meno bisogno della vela per tirare (pull). L’ovvia conseguenza è che la vela pump prevede più fatica per l’attività di pompaggio, ma ha anche dei vantaggi maggiori perché si adatta a più range di vento ed è in genere più maneggevole.

3) Prese per le mani

La grande diatriba tra wingfoiler è: che maniglie scegliere?

Inutile dire che non c’è un meglio assoluto, ma i vari modelli si adattano a sensibilità e abitudini diverse. Le più comuni sono le maniglie morbide, che sono come una versione più rigida di una maniglia da zaino; sono leggere e piccole, facili da trasportare. Mancano di un certo feedback di controllo da parte della vela e, secondo alcuni, sono più difficili da gestire per regolare la tensione della vela. 

Invece le maniglie rigide forniscono un migliore controllo, oltre a facilitare la regolazione del punto in cui la mano si trova meglio per mantenere la vela. 

Di solito le vele hanno molte maniglie morbide, oppure 2-3 maniglie rigide. 

Infine abbiamo il boma, nato a immagine e somiglianza del windsurf: invece di avere maniglie cucite nel puntone centrale, si ha un collegamento a prua e a poppa per un boma in alluminio o in carbonio (come nella Duotone Slick).  

Non c’è nulla da fare, la scelta della vela è un fatto personale, che dipende molto dai concept a cui siamo affezionati - ad esempio è più facile che un ex windsurfer scelga il boma come maniglia d’attacco della vela anche nel wing foil.

Per il resto, consigliamo sempre, se scegliete di comprare l’attrezzatura per iniziare il wing foil, di puntare fin da subito su una buona qualità, onde non ritrovarsi con materiale rotto o inutile nel bel mezzo dell’oceano.

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